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04/10/2013
La crisi picchia ancora duro in Italia e la consapevolezza dei problemi economici che affliggono non solo l’Italia, ma tutta Europa, sta spingendo i cittadini Italiani a ridimensionare le loro abitudini non solo di spesa, ma anche di risparmio. Nel corso del 2012 è aumentato l’interesse degli italiani per i conti deposito, che si sono definitivamente consacrati come il prodotto di investimento preferito dalle famiglie italiane . Questo interesse ha avuto come risultato un considerevole aumento della concorrenza nel settore dei conti deposito che hanno portato ad una offerta di tassi migliori e ad una un’elevatissima diversificazione dei prodotti di cui hanno beneficiato i consumatori. Ma vediamo che cos’è un Conto deposito. Il Conto Deposito è un prodotto bancario che si distingue dal tradizionale conto corrente per essere un semplice deposito di denaro remunerato che può essere libero o vincolato. Nel primo caso si ha l'immediata disponibilità del denaro depositato in qualsiasi momento, mentre nel caso del deposito vincolato, si possono ritirare i propri risparmi alla scadenza del periodo di vincolo (da 1 mese sino a 60 mesi). A partire dal 2012 è stata ridotta la ritenuta fiscale sugli interessi dei conti deposito dal 27 al 20%. Questa è stata un’ottima notizia per i conti deposito, che hanno visto aumentare molto la propria convenienza . Purtroppo a partire dall’inizio dell’anno una misura del governo Monti ha danneggiato i conti deposito, che sono stati sottoposti al pagamento della nuova imposta di bollo progressiva (0,1% nel 2012 e 0,15% nel 2013, con un importo minimo di 34,20 euro ed un massimo fissato, solo per il 2012, di 1.200 euro). Anche i conti deposito, che sembravano aver superato indenni la nuova imposta, sono stati quindi sottoposti a questo nuovo onere fiscale, che ha gravato su tutti gli investimenti finanziari. Diverse banche hanno deciso di farsi carico del pagamento dell’imposta per conto dei correntisti, ma non c’è dubbio che l’imposta sia andata a toccare comunque le tasche dei consumatori (una buona parte dell’imposta di bollo, anche se pagata dalle banche, sarebbe potuta finire nelle tasche dei consumatori). Ma si tratta di una forma di investimento sicura? Al pari dei conti correnti, i conti deposito godono delle tutele offerte dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, che entra in gioco proprio nel momento in cui una banca dovesse andare in default. In questo modo il piccolo risparmiatore è tutelato visto che con il Fondo sono garantiti fino a 100mila euro per depositante con riferimento chiaramente a banche che operano in Italia. Ed in ogni caso, se il risparmiatore ritiene di dover cambiare banca, di norma è possibile dirottare i soldi di un conto deposito presso altri istituti. A questo punto , si tratta solo di cercare il conto deposito migliore per le proprie esigenze e in questo il sito di scegliconto può essere di grande aiuto.
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